La storia di Veronica
La storia che vi raccontiamo è successa a Bresso, un comune in provincia di Milano, che conta circa 27mila abitanti, ad una giovane italiana di 35 anni di nome Veronica Crotti, costretta dagli eventi a dormire per strada.
La ragazza racconta la sua storia e quanto le è capitato
Trasferitasi a Bresso per motivi lavorativi, perde il suo impiego e di conseguenza la casa. Disperata si ritrova ad essere ospite a casa di un amico. Ma appena dopo 15 giorni il padre del ragazzo rientra e la costringe ad andarsene con tutta la sua roba.
Veronica si trova a percorrere il calvario dei senza tetto. Trascorre diverse notti per strada, in stazione, fino quando decide speranzosa di rivolgersi al Comune di residenza per cercare una sistemazione dignitosa, che spetterebbe ad un qualsiasi essere umano.
La risposta del Comune di Bresso
La risposta del comune è stata al quanto sconcertante. La ragazza è stata scaricata in pochi istanti, con il suggerimento di rivolgersi ad un dormitorio in quanto loro come Comune non potevano far nulla.
Ma la ragazza, a causa di continui attacchi di panico aveva bisogno di vivere in un posto tranquillo, cosa che un dormitorio sicuramente non è.
Cosi Veronica ritorna a dormire nella stessa stazione delle notti precedenti.
Gli abitanti del posto, indignatisi dalla vicenda, iniziarono una colletta per pagare un albergo alla giovane italiana.
Nei giorni successivi Veronica ritorna in Comune, e dopo un intero giorno di attesa, alle 20 riesce ad incontrare personalmente il Sindaco.
Anche questo incontro non diede i risultati sperati. Secondo il sindaco di Bresso due settimane in stazione ed un solo mese e mezzo di residenza nel comune non sono sufficienti, perciò non poteva fare nulla per lei.
Veronica fu accompagnata quella stessa sera dal sindaco in un albergo in una via di Milano. Quando la ragazza ha pagato con i soldi delle generose offerte delle persone che le sono state vicine, il sindaco ha aggiunto lui la cifra che mancava.
La storia di Veronica ha indignato non poco i cittadini del comune di Bresso e Milano.
Si sono letti commenti di diverse persone, del tipo “in Italia vieni assistito solo se sei uno straniero. Per gli extracomunitari ci sono soldi, telefoni e case. Se sei italiano ed hai lavorato, per questo stato puoi anche stare a morire di freddo su una panchina, non interessa a nessuno”.
Precisano le persone che non si tratta di razzismo ma di giustizia per i cittadini italiani.
Qualche giorno dopo, grazie alla protezione civile, a Veronica è stato assegnato un alloggio dove poter vivere in attesa di un nuovo lavoro.
La vicenda di Veronica, pur risalendo all’anno 2016, ha colpito moltissimo. Ed in un momento in cui sono sempre più gli italiani in difficoltà ci sembrava giusto ricordarla.