Il Natale secondo il nuovo DPCM: non ci saranno mercatini e cenoni.
Il Natale secondo il nuovo DPCM: non ci saranno mercatini e cenoni.
Ecco come festeggeremo il Natale ai tempi del covid se dovessero restare in vigore le attuali restrizioni.
Il Natale 2020 rischia di essere compromesso per colpa del COVID. Le restrizioni previste per frenare la diffusione del coronavirus contrastano con molte delle tradizioni delle festività natalizie.
Il nuovo DPCM non comprende il periodo natalizio dato che saranno in vigore solamente fino al 3 dicembre 2020, poi si vedrà in base alla situazione sanitaria.
Il premier Giuseppe Conte spera di poter alleggerire le restrizioni nel periodo natalizio, in modo da poter rilanciare i consumi e dare uno slancio all’economia nella fine dell’anno; tuttavia quelle che sono molte delle abitudini che caratterizzano il Natale, come pure il Capodanno, quest’anno ce le dovremo dimenticare.
Difficilmente dal 3 dicembre vedremo un allentamento delle restrizioni, anche perché è proprio in quel periodo che, secondo gli esperti, potrebbe esserci il picco della seconda ondata.
Il Natale secondo il nuovo DPCM: non ci saranno mercatini e cenoni.
Quindi, abbiamo cercato di immaginare un Natale festeggiato nel rispetto delle restrizioni introdotte dall’ultimo DPCM.
Shopping natalizio solo nelle aree gialle e arancioni, stop mercatini in tutta Italia
Innanzitutto pensiamo ai regali di Natale. Il nuovo DPCM comprende nella nozione di fiere anche le manifestazioni locali con prevalente carattere commerciale. Quindi i mercatini di Natale realizzati fuori dall’ordinaria attività commerciale in spazi dedicati ad attività stabile o periodica di mercato, sono da assimilare alle fiere e quindi sono vietati.
Nell’area gialla e arancione, però, si potrà fare shopping nei negozi per acquistare i regali di Natale; mentre, nell’area rossa, in cui la maggior parte delle attività hanno dovuto chiudere, gli unici acquisti consentiti sarebbero quelli online.
Va detto, comunque, che il Governo vorrebbe riaprire tutti i negozi, anche quelli dell’area rossa, prima delle festività natalizie, in modo da garantire un rilancio dei consumi. Vedremo se la situazione sanitaria lo permetterà oppure se, almeno nelle zone rosse, la serrata andrà avanti.
Cenone di Natale con amici e parenti: già oggi è vietato
Se da una parte Giuseppe Conte non ha escluso una riapertura dei negozi a Natale.
Dall’altra questo ha già spiegato che non saranno feste natalizie con “baci, abbracci, cenoni e tombolate”.
Nel caso in cui dovessero restare in vigore le attuali restrizioni il cenone di Natale sarebbe davvero a rischio. Alla vigilia non si potrà fare il cenone con i propri parenti, dato che il coprifuoco in vigore in tutta Italia vieta gli spostamenti non necessari dopo le 22:00.
Quindi alcuni di voi staranno pensando di restare nella stessa abitazione fino alle 05:00, orario di fine del coprifuoco.
Ma non sarà possibile perché come spiegato dalle ultime FAQ pubblicate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono sconsigliate le cene tra amici e parenti ovunque ci si trovi, figuriamoci dare feste.
Nell’area gialla e in quella arancione non vi è un vero e proprio divieto, in quanto si legge che “è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”. Vi è solo una raccomandazione a non ricevere amici e parenti a casa, il che fa pensare alla possibilità di poter comunque organizzare un cenone ristretto, ma con tutti gli invitati con la mascherina indossata.
Ugualmente è possibile, ma sconsigliato, organizzare in casa o al ristorante.
Nelle aree gialle e nel limite di 6 persone allo stesso tavolo, il pranzo di Natale.
Nelle aree rosse, invece, sarebbe vietato festività in casa. Come spiegato nelle FAQ, infatti, “non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso”.
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