“Ho 70 anni e mi vergogno dei privilegi che ho avuto mentre guardo i giovani d’oggi senza lavoro”.

70 anni

“Ho 70 anni e mi vergogno dei privilegi che ho avuto mentre guardo i giovani d’oggi senza lavoro”.

Una redazione riceve e pubblica le lettere di due lettori , una di 70 anni, dopo aver ricevuto le segnalazioni di Emanuele, Emiliano, Sergio e Angela sulle difficoltà nel mondo del lavoro:

“La mia non è una storia da raccontare perché ho vissuto in un’epoca dove era tutto più facile, anche troppo. Ho 70 anni.

Abbiamo ottenuto tutto dalle aziende in cui si lavorava: ferie, permessi retribuiti, festività abolite, ponti, maternità, e adesso sono qui che guardo questi giovani che non hanno più nulla, nemmeno il lavoro e mi vergogno dei privilegi di cui molti, come me, ne approfittano.

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Vorrei soltanto esprimere la mia solidarietà ai ragazzi per dire loro di non mollare e che anche se la vita è dura c’è sempre un posto per tutti.

Forse adesso bisogna “battere di più il chiodo”, cioè insistere presso le aziende, i patronati e trovare la strada giusta per poter agganciare il momento buono per vincere la partita.

Auguro ogni bene a tutti questi giovani per un avvenire dignitoso e li abbraccio tutti”.
Vanda (70 anni).

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“Ho 70 anni e mi vergogno dei privilegi che ho avuto mentre guardo i giovani d’oggi senza lavoro”.

 

“Ho letto le storie di quanti, malgrado capacità e titoli di studio, non riescono più, spesso per ragioni di età, a ricollocarsi in un nuovo lavoro. Quando ero piccolo alla TV trasmettevano le puntate dei Fantastici 4.

Ebbene, leggendo le vostre storie, vorrei essere l’uomo gomma in modo tale da potervi abbracciare tutti quanti, fratelli miei. Anch’io avevo perso il lavoro ed anch’io, come over 40, sono stato rifiutato dalle 800 aziende alle quali avevo inviato il mio curriculum. Ma non mi sono per questo demoralizzato, come spero succeda a voi.

Siete persone capaci, ne sono certo, e se non trovate lavoro è solo per una legittima dignità personale che vi impedisce di accettare le attuali condizioni umilianti che riserva il sistema odierno.

Siate forti, come lo sono stato io, e qualcosa di buono e di giusto vi accadrà e se avete una laurea, fate domanda nella scuola, a me non mi hanno chiuso la porta in faccia e credo sarà così anche per Voi”.

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