Dopo Pasqua 2020 si riaprirà a tappe il Lockdown
Coronavirus, nuova chiusura almeno fino al 18 aprile e poi riapertura a tappe: tutte le ipotesi in campo per la fine del lockdown.
Un nuovo blocco di due settimane dal 3 aprile – quando scadranno le misure ristrettive previste dal Dpcm del 9 marzo – fino al 18 e poi, se l’andamento dei contagi da Coronavirus lo consentirà, una ripresa a tappe, per scaglioni, con il via libera a un pacchetto ristretto di attività.
Blocco oltre il 3 aprile
La proroga della stretta dovrebbe essere decisa dal governo alla vigilia della scadenza, sulla base dell’ennesimo decreto del Presidente del Consiglio che dovrebbe ottenere il sì del Consiglio dei ministri giovedì 2 aprile .
Di Maio: per la riapertura dobbiamo attendere parere esperti
Sulla stessa linea di Conte, ovvero quella di considerare quello che dicono gli scienziati, è il ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio.
Blocco oltre il 3 aprile
Di quanto lo deciderà il Consiglio dei ministri, probabilmente a ridosso della scadenza, sulla base delle indicazioni fornite dal Comitato tecnico scentifico del ministero della Salute.
Il piano
Lo schema dovrebbe prevedere un nuovo decreto del presidente del Consiglio, che dovrebbe estendere il lockdown almeno fino al 18 aprile, quindi dopo Pasqua. Dopodiché, anche con un occhio all’andamento della curva dei contagi, potrebbe scattare un’apertura graduale, dando la precedenza a quelle attività dove si può garantire la distanza necessaria tra le persone. Palazzo Chigi ha chiesto a tutti i ministeri di presentare a stretto giro una lista delle attività che devono riaprire e di quelle che al contrario devono rimanere chiuse.
I rischi connessi a una riapertura non graduale
Il rischio che una riapertura non calibrata possa determinare una ripresa dei casi, vanificando i risultati raggiunti fino a questo punto, è reale. L’idea è quella di cominciare con una riapertura parziale di alcune fabbriche. Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora proporrà l’estensione del blocco delle competizioni sportive fino al 30 aprile.
L’ipotesi di procedere per fasce della popolazione
La graduale riapertura sarà accompagnata da un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine, per verificare che le persone non escano più di quanto necessario.
Anelli: test rapidi prima di riaprire
Un’altra ipotesi è quella di utilizzare test rapidi per capire chi ha sviluppato immunità contro il nuovo coronavirus e può dunque per primo tornare al lavoro quando ci sarà la riapertura del Paese e delle attività.
Zaia, ordinanza per procrastinare restrizioni
« Le restrizioni ci hanno aiutato a rallentare il contagio – ha spiegato -, sto preparando un’ordinanza per riuscire a procrastinare le restrizioni, se sarà necessario, in base ai dati di questa settimana. Il picco – ha ricordato Zaia – è programmato per il 15 aprile ma già da questa settimana vedremo il trend», ha concluso.
Renzi in pressing: pensiamo a come riaprire imprese a aprile
A premere invece per una riapertura è il leader di Italia viva ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. « Io non ho chiesto di riaprire oggi, ma ad aprile. Perché se non ci pensiamo oggi arriviamo in ritardo all’appuntamento con l’emergenza economica almeno come siamo arrivati in ritardo sull’emergenza sanitaria».
Tutto chiuso almeno fino a Pasqua: la vera riapertura graduale solo da maggio
Fino a Pasqua rimarrà tutto chiuso, come confermato dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Poi si capirà quando sarà possibile procedere con la riapertura di fabbriche e negozi. Gradualmente, ripartendo proprio dalle attività produttive e passando poi agli esercizi commerciali. Ma la ripartenza non dovrebbe avvenire prima del 4 maggio.
Conte: misure di rallentamento con via libera del comitato scientifico
Le prime ipotesi che sta valutando il comitato tecnico-scientifico della Protezione Civile vengono riportate da Repubblica, secondo cui sono allo studio in questo momento le modalità di uscita da questo semi-lockdown causato dall’emergenza Coronavirus.
Fino a Pasqua non cambierà nulla e rimarrà tutto chiuso, come confermato anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
Se ne parlerà dopo Pasqua, sentendo prima gli esperti e vedendo in che direzione si muoverà la curva dei contagi.
Le possibili date della riapertura
L’ipotesi riportata da Repubblica è che le chiusure potrebbero continuare fino al 4 maggio. Un prolungamento che verrebbe reso più facile da una serie di ponti che portano a una riduzione dei giorni lavorativi, tra Pasqua, 25 aprile e primo maggio. La ripartenza inizierà dalle fabbriche che potranno garantire condizioni di sicurezza.
L’app per il tracciamento delle persone
Altro tema su cui i tecnici stanno svolgendo un approfondimento è quello dell’app per il tracciamento delle persone. Uno strumento che potrebbe servire per rintracciare tutti i contatti di un caso sospetto o certo, comunicando così a queste persone la necessità di mettersi in quarantena. Italia chiusa fino a Pasqua, poi si riparte a tappe.
Si procederà per tappe seguendo il parere degli esperti: tra ponti e festività spunta il 4 maggio come data che potrebbe segnare il ritorno alla “normalità”
Parole che segnano la via da percorrere tracciata dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che ieri intervistato dal quotidiano spagnolo “El Pais” ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus in Italia. Il calo dei contagi registrato nella giornata di ieri, di fatto dimezzati rispetto a domenica, fanno tirare un piccolo sospiro di sollievo e rinforzano la convinzione che quantomeno siamo sulla buona strada.
PASQUA IN QUARANTENA
Una Pasqua che sicuramente ricorderemo. In questi giorni si continueranno a monitorare i dati e in base alla curva dei contagi gli esperti decideranno quando e come l’Italia potrà riaprire.
PROVE GENERALI DI RIPARTENZA
Sulle riaperture, così come è stato per le restrizioni, si ragionerà “in termini di proporzionalità”, ha chiarito ieri Conte.
IL RISPETTO DEL DISTANZIAMENTO SOCIALE
La parola d’ordine, insomma, è ancora cautela nonostante il pressing di Matteo Renzi, che aveva fatto infuriare gli esperti con la sua richiesta di mettere il turbo alla riapertura. Priorità, dunque, ad attività indispensabili, mentre tempi più lunghi per i luoghi e attività dello “svago”, concerti in testa.
Zaia, ordinanza per procrastinare restrizioni
Al vaglio la riapertura di qualche negozio fermo restando, come detto, le distanze di un metro e la possibilità di entrare uno alla volta, studiando magari appositi “schemi”.
Renzi in pressing: pensiamo a come riaprire imprese ad Aprile
Al vaglio anche la possibilità di prevedere rientri cadenzati in base all’età, il cosiddetto modello israeliano, ossia l’addio alla quarantena per fasce di età a cominciare dai soggetti più forti, come ad esempio i giovani, per poi passare a quelli più a rischio.
Tutto chiuso almeno fino a Pasqua: la vera riapertura graduale solo da maggio
Impossibile indicarne una con precisione ma considerando le festività del 25 aprile e del 1 maggio, con gli italiani pronti a radunarsi in massa e fare gite fuoriporta, probabile che il semaforo verde che segni il ritorno alla “normalità” possa arrivare soltanto il 4 maggio.
SPUNTA IL 4 MAGGIO
Al vaglio anche la possibilità di prevedere rientri cadenzati in base all’età, il cosiddetto modello israeliano, ossia l’addio alla quarantena per fasce di età a cominciare dai soggetti più forti, come ad esempio i giovani, per poi passare a quelli più a rischio.