Dichiarazione shock “I cani si educano a calci e la coda va tagliata”

Dichiarazione shock "I cani si educano a calci e la coda va tagliata"

Assurda dichiarazione di Filippo Contri

“I cani si educano a calci e la coda va tagliata”. Incredibile dichiarazione uscita allo scoperto grazie alla denuncia degli animalisti e in particolare dell’ Ente Di Protezione Nazionale Degli Animali.

Filippo Contri, ex concorrente del Grande Fratello è l’autore della stessa.

L’uomo, in via confidenziale, ha sostenuto che i cani si educano con schiaffi, pugni e calci e soprattutto che la coda deve essere tagliata.

Aggiunge l’ex concorrente, cercando di dare sostenibilità alla sua tesi, che il suo cane ha smesso di dargli morsi solo nel momento in cui ha incominciato a dargli calci e pugni.

L’opinione delle Associazioni Animaliste

A dar voce e sostegno all’Ente Di Protezione Degli Animali, contro le dichiarazioni del ex concorrente della casa più famosa d’Italia, c’è anche la Lega degli Animali Nazionali.

Questa ultima in un comunicato commenta il fatto accaduto definendo le dichiarazioni dell’ ex concorrente come “un’inaccettabile esaltazione della violenza”.

Secondo la Lega il dichiarante in questione andrebbe punito penalmente in quanto, essendo un volto noto della tv italiana, ha incitato odio nei confronti dei cani a milioni di persone.

Commenta anche  l’associazione ProAnimal, definendo le dichiarazioni del Contri come “divulgazioni di concetti retrogradi e violenti” .

Allo stato dei fatti Filippo Contri potrebbe essere ascoltato in un tribunale.

E’ inaccettabile, in periodo storico in cui la violenza sugli animali è all’ordine del giorno, che un volto noto della televisione italiana, che ha partecipato ad una trasmissione che richiama milioni di telespettatori di ogni età, rilasci determinate dichiarazioni da una posizione cosi prestigiosa ed importante.

Nel frangente Filippo Contri si è avvalso della facoltà di non lasciare ulteriori dichiarazioni.

Ha comunicato che si difenderà attraverso i legali solo in caso di convocazione in un’aula di tribunale.

Non ci resta che aspettare e vedere come si evolverà la vicenda ed aggiornarvi al riguardo.

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