Aborto: si o no?
Uno dei dibattiti più accesi dell’ultimo decennio è proprio quello che riguarda l’aborto.
E’ giusto ? Non è giusto?
Mettetevi comodi e leggete il nostro articolo. Abbiamo raccolto per voi tutta una serie di motivi per cui potrebbe essere giusto o sbagliato abortire. Col presupposto che non si tratta di una motivazione religiosa ma razionale.
Partiamo con una curiosità.
Sapevate che Andrea Bocelli, Cristiano Ronaldo, Justine Bieber e molti altri personaggi più o meno famosi hanno rischiato di essere abortiti?
Ma alla fine le loro madri e per fortuna hanno scelto la vita.
Ma ecco delle spiegazioni più dettagliate. Quando inizia la vita? La vita inizia dal concepimento ed è una verità scientifica ed assoluta, non una questione religiosa.
Lo sviluppo umano inizia al momento della fecondazione, cioè il processo durante il quale il gamete maschile si unisce al gamete femminile per formare una singola cellula chiamata zigote.
Senza contare la logica, tutti siamo stati embrioni, poi feti, poi bambini.
Dunque è solo un modo diverso di chiamare l’essere umano in varie fasi della vita.
E se la donna non se la sentisse di tenere un bambino?
E qui si arriva al tema cruciale della questione: il motivo!
Le motivazioni per cui una donna può decidere di abortire sono infinite, ma volgiamo con voi affrontarne una in particolare: l’aborto in caso di stupro.
Aborto in caso di stupro: si tratta di casi molto rari ma purtroppo in aumento negli ultimi anni.
Se lo stupro è uno shock per la donna, la conseguente nascita un bambino aggiungerebbe un trauma ulteriore e non risolverebbe affatto i problemi.
E’ giusto o sbagliato tenere un bambino nato da un rapporto indesiderato frutto di terrore e violenza? La risposta non è semplice, dipende molto dalla forza della persona in questione.
Ci sono donne che sena alcun dubbio si rivolgono in ospedale o consultorio per procedere all’aborto. Ma ci sono anche donne che nonostante sappiano che quel bambino ricorderà loro un evento traumatico della loro esistenza, scelgono la vita.
Per le donne contrarie all’aborto, ma che non intendono crescere un bambino frutto dell’abuso, esistono numerose associazioni che possono dare una mano. Esiste anche il parto anonimo in ospedale, ci sono le cosiddette “culle della vita”.
Tuttavia giusto o sbagliato che sia, crediamo fortemente che nessuna donna al mondo possa essere obbligata a tenere un figlio e sia sbagliato formalizzare una qualsiasi legge che ne vieti la facoltà di decidere.
Aspettiamo nei commenti la vostra opinione al riguardo.
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