Alimentazione sostenibile, locuste e vermi entrano nei menù delle scuole in sostituzione di carne e soia.
Alimentazione sostenibile, locuste e vermi entrano nei menù delle scuole in sostituzione di carne e soia.
Si tratta di un primo test, condotto in alcuni istituti scolastici britannici, ma il futuro sembra ormai chiaro.
Anche la politica ne discute.
“Ci sono circa 2.000 specie di insetti commestibili in tutto il mondo, come larve di mosca, vermi della farina, grilli, locuste”.
Il titolo parla di “grilli, larve e locuste ai bambini delle elementari” ma fortunatamente non si tratta di una storiaccia di cronaca.
La prima parte del titolo chiarisce infatti che è di “alimentazione sostenibile” che parla il post sul Blog dedicato a ricordare che “ci sono circa 2.000 specie di insetti commestibili in tutto il mondo, molti dei quali ricchi di proteine, come larve di mosca, vermi della farina, grilli, locuste” e che “questi insetti possono offrire un’alternativa sostenibile alle proteine tradizionali presenti nella carne e nella soia”, ovvero “contribuire a ridurre i 64 milioni di tonnellate di anidride carbonica emesse ogni anno dalla produzione e dal consumo di prodotti a base di carne”.
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Alimentazione sostenibile, locuste e vermi entrano nei menù delle scuole in sostituzione di carne e soia.
E allora, , ecco che “nel Regno Unito, ora, gli accademici dell’Università di Cardiff stanno sperimentando pasti a base di insetti per le scuole elementari.
Il progetto mira a scoprire come variano gli atteggiamenti dei bambini nei confronti delle questioni ambientali e come tali cambiamenti influiscono sul cibo che mangiano”.
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“La ricerca – spiega ancora l’articolo ospitato in apertura del Blog.
Si concentra sui bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni e coinvolge 4 scuole primarie, in cui verranno offerte proteine di insetti.
I bambini impareranno così i benefici nutrizionali e ambientali del consumo di insetti, come grilli, cavallette, bachi da seta, locuste e vermi della farina”.
“C’è un interesse sempre maggiore verso diete sane e sostenibili tra i consumatori nel Regno Unito.
Christopher Bear, tra i professori dietro il progetto – riporta ancora il post – ha affermato: ‘Le voci dei giovani stanno diventando sempre più importanti nelle discussioni sul futuro ambientale e sul benessere degli animali.
Ma c’è ancora poca ricerca su come questi valori si traducano in atteggiamenti e pratiche di consumo alimentare tra i bambini.
Questo progetto di ricerca è un’opportunità per noi per scoprire come i giovani in età scolare vedono il ruolo degli insetti commestibili e delle proteine vegetali come alimenti futuri più sostenibili ed etici'”.